di Francesco Faraoni
Spesso questa è la domanda dei neofiti che incuriositi dalla disciplina vorrebbero avvicinarsi al suo studio e al suo approfondimento. Va innanzitutto detto che non esiste un “termine” allo studio dell’Astrologia, insomma la materia è veramente vasta e ricca di discipline intrinseche in cui l’Astrologo deve formarsi. Nell’Astrologia troviamo matematica, aritmetica, geometria, astronomia, fisica, ma anche temperamenti, natura delle stagioni quindi scienza della terra e biologia dei sistemi viventi, come anche questioni umanistiche perché spesso negli autori antichi c’è disquisizione in certi momenti della storia sul suo fenomeno umanistico, teologico, spirituale. I fenomeni del cielo – e si parte da questo dato che è oggettivo ovvero matematico – tradurranno poi una serie di analogie e deduzioni complesse. L’astrologo è colui che deve avere la massima responsabilità circa la sua formazione culturale che non toccherà solo l’Astrologia in sé ma anche tante altre materie collaterali e propedeutiche.
Per chi è all’inizio nella propria biblioteca non posso mancare dei testi di riferimento iniziali che possono dare intanto le basi fondamentali allo studio della disciplina. Metterei sicuramente al primo posto il Commento al Primo Libro della Tetrabiblos di Giuseppe Bezza della casa editrice Nuovi Orizzonti, che fornisce intanto una spiegazione ai principi che Tolomeo ha tramandato nella sua opera astrologica, che ancora oggi risulta essere il principale pilastro dell’intera dottrina.
Insieme a questo testo suggerirei per chi è alle prime armi lo studio dei dodici segni zodiacali presentati da Giuseppe Bezza nel testo Le dimore celesti della casa editrice Xenia. Non è un volume da sottovalutare perché oltre a fornire una descrizione esaustiva della natura dei segni zodiacali, troviamo una marea di fonti che Bezza ci tramanda. Infatti, la parte più importante di questo testo è nelle note bibliografiche perché forniscono al lettore un buon punto di riferimento su testi successivi da approfondire e studiare. Il libro ci orienta verso una profonda lettura della natura zodiacale, evocando autori antichi di diverse tradizioni, mettendoli a confronto. È un bel testo iniziatico nella comprensione di ciò che chiamiamo segno zodiacale, per comprendere cosa sono e cosa non sono i segni dello zodiaco.
Abbiamo alcuni manoscritti tradotti in italiano che possono servire come orientamento iniziale allo studio dell’Astrologia, anche per comprendere come i nostri antenati Astrologi intendevano la dottrina e come la applicavano. La Piccola Introduzione alla scienza degli Astri di Albumasar edito da Agorà&Co, come anche L’arte dell’astrologia di Albiruni di Mimesis, sono ottimi volumi in cui studiare la tradizione araba dell’astrologia, che essendo eclettica porta con sé – in pratica – il sapere tolemaico e quindi ellenistico, anche con nuove intuizioni e nuove idee. Segnalo anche I segreti astrologici di Albumasar, Sadan, Aragno editore; L’Astrologia storica teoria della congiunzione giove saturno, Mimesis; ma anche il testo “poetico” di Manilius, ovvero Astronomicon, forniscono elementi chiave nella comprensione del fenomeno astrologico.
Testi più contemporanei, che rispettano tuttavia la dottrina, li incontriamo nei tre volumi curati da Corrias e Ufficiale nella collana Sfere, volume uno, due e un terzo volume. Questi testi sono molto tecnici e finalizzati allo studio metodico dell’astrologia, e forniscono intanto le basi dell’astronomia e orientano verso lo studio particolareggiato dell’astrologia, seguendo i dettami della tradizione.
Altri testi interessanti sono quelli di Renzo Baldini, Trattato di astrologia tecnica, ma anche i numerosi lavori di Giacomo Albano tra cui segnalo L’interpretazione del tema natale con l’astrologia classica.
Questi testi non possono mancare in una biblioteca personale in cui si intende studiare il fenomeno astrologico, nella sua complessità procedurale. Tuttavia sarà poi interesse dello studioso integrare con altri testi di approfondimenti e accompagnare lo studio con percorsi formativi. Oltre alle scuole di astrologia, esistono numerose associazioni astrologiche che permettono di seguire seminari e webinar monotematici, che possono quindi perfezionare, approfondire certe tematiche astrologiche. Nella comunità italiana vi segnalo in particolare le attività del CIDA Italia, dove i vari delegati periodicamente offrono seminari agli iscritti in cui vengono affrontate diverse tematiche astrologiche, anche in ottica moderna e contemporanea.
Non meno importanti sono le scuole astrologiche, che possono fornire una preparazione teorica all’interno di un percorso formativo: infatti lo studio come autodidatta è molto impegnativo, ma non impossibile, e per chi ha poco tempo nello studiare privatamente, le scuole permettono con un programma strutturato e coordinato da professionisti del settore una formazione di qualità. Tra queste segnalo la scuola collegata al CIDA Italia, ovvero Almugea che permette una formazione completa, anche a distanza, con programmi studiati appositamente per lo studio dell’astronomia e del fenomeno astrologico.
Autori di testi importanti sono veramente tanti, questi indicati sono quelli che mi sento di suggerire come fase iniziale, per chi intende orientarsi in questo scibile. Aggiungo tuttavia che personalmente ho accompagnato i miei studi di astrologia anche con altre tipologie di conoscenza: per esempio ho dato molta importanza alle dottrine dei temperamenti, nonché alla filosofia aristotelica, quindi a quella naturale, consultando autori vari tra cui mi sento di segnalare Cornelio Agrippa nel suo Filosofia Occulta (una summa della filosofia naturale). Ritengo inoltre che sia improprio escludere nello studio dell’astrologia testi legati alle immagini celesti, ma anche alla filosofia connessa alla creazione dei mondi. In tal senso il concetto di sfera, creazione dei mondi, di universo, può essere appreso nella sua valenza culturale anche da: Plotino, alchimia arabo-islamica, Proclo, Boezio, Tommaso d’Aquino, Alano di Lilla, Giovanni Sacrobosco, Michele Scoto, Liber XXIV philosophorum, Niccolò Cusano, fino ad arrivare a Kant. La visione dei filosofi pur esente da precise metodiche astrologiche / astronomiche è una cartina tornasole circa la lettura dei fenomeni visibili, e che non può essere non considerata negli studi di un Astrologo.
Come non possiamo tralasciare l’opera di William Lilly che in particolare nel suo testo Introduzione all’Astrologia, tradotto da P. Nava per Agorà&Co fornisce una summa della tradizione astrologica, accessibile veramente a tutti.
A titolo personale, trovo molto interessanti i testi di Firmico Materno, tra cui vi segnalo Matheseos Libri VIII, Ancient astrology theory and practice, tradotto quindi in lingua inglese da Jean Rhys Bram, un testo che prendo in considerazione in particolare per la comprensione delle figure e di come erano interpretate da questo autore, su cui ragionare sicuramente con un pensiero e una mente contemporanea, o comunque adesa al nesso storico a cui si appartiene (questo lo preciso perché alcune interpretazioni di Firmico sono oggi “difficili” da comprendere nella contemporaneità a cui apparteniamo: per esempio negli aspetti Marte-Luna di opposizione si evoca in molti autori, non solo in Firmico, l’immagine della amputazione del corpo, della vita breve, e di cose cruenti forti, che devono essere contestualizzate e prese come deduzioni e immagini che creano certe sfumature temperamentali, e non – necessariamente – esiti destinici obbligati).
Altro elemento essenziale: dedizione, forza di volontà, e soprattutto vocazione. Solo queste virtù possono spingerci a non rimanere ancorati alle apparenze, stimolandoci ad entrare dentro la conoscenza astrologica, che è senza dubbio una conoscenza sì difficile e ardua, ma anche molto affascinante, un percorso direi iniziatico per chi ne è realmente e vocazionalmente coinvolto.
Buono studio!