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di Grazia Bordoni

Questo articolo prende spunto da alcune osservazioni fatte durante una conversazione telefonica dall’amico Giuseppe Carfì che ringrazio.

L’emergenza sanitaria che ci ha travolto e messo con le spalle al muro porterà, molto probabilmente, altri sconvolgimenti sul fronte finanziario e politico, non solo da noi ma un po’ dovunque. In modo particolare c’è da chiedersi quali saranno le ripercussioni per l’Unione Europea già messa a dura prova con la Brexit, formalizzata il 31 gennaio 2020.

Il trattato di Maastricht è entrato in vigore l’1 novembre 1993, come concordato dai paesi firmatari. In quel momento nasce a tutti gli effetti l’Unione Europea. Il tema non è tra i migliori possibili, anzi. Le difficoltà relazionali sono molto ben espresse da Saturno nella settima casa bersagliato da quadrature di prima grandezza. La situazione di emergenza da coronavirus è indicata dal transito dei pianeti lenti in Capricorno, nella sesta casa-malattie, al quadrato di Venere-salute e di Giove-denaro, entrambi in terza casa, il settore delle comunicazioni e degli spostamenti.

Forte e chiaro, direi.

Ma facciamo un passo indietro e diamo un’occhiata al tema eretto per il momento della firma del Trattato di Maastricht, che è già meglio di quello precedente. Se non altro i vantaggi di tipo economico sono evidenti, almeno nella intenzioni dei legislatori, Giove-denaro è proprio nella seconda casa-denaro e per giunta in ottimo aspetto con nodo, Urano, Venere e Nettuno nella quinta casa. L’idea, probabilmente, era quella che tutti avessero da guadagnarci e che l’azzardo si rivelasse molto redditizio. La quadratura tra Plutone nella quarta casa e il Sole nella sesta potrebbe indicare la forzata rinuncia a certi vantaggi “sovranisti” e al sovrapporsi di una burocrazia europea alla burocrazia dei singoli stati.

Non sfuggirà come l’accumulo dei pianeti tra Capricorno e Acquario nel tema della firma del trattato subisca i transiti pesantissimi dei pianeti lenti (Plutone, Saturno e Giove) che dureranno ancora a lungo. In modo particolare, con l’ingresso di Saturno in Acquario, potrebbe verificarsi la necessità di rivedere, rifondare le regole stabilite dal trattato stesso.

          Ora focalizziamo l’attenzione su Mercurio che, in questo tema, si trova a 14°42’ nel segno dell’Acquario: tra due anni, nel 2022, su questo Mercurio transiterà Saturno e contemporaneamente Urano arriverà sugli stessi gradi nel segno del Toro e formerà una quadratura.

Insomma, i gradi centrali dei segni fissi saranno sotto tiro da parte di due pianeti “pesanti” come Saturno e Urano. Saturno che deve togliere il superfluo, sfrondare quello che non serve, che deve consolidare, rafforzare l’essenziale. Urano che deve rivoluzionare, cambiare, sovvertire ciò che è fermo e ristagnante, rompere con le tradizioni ormai obsolete… dove andranno a parare?

Difficile a dirsi.

Ma ecco il particolare curioso. Se andiamo a guardare i temi dei principali leader europei notiamo che:

  •  Emmanuel Macron ha la Luna a 14°28’ di Toro in terza casa
  •  Angela Merkel ha la Luna a 15°27’ di Acquario in seconda casa
  •  Pedro Sanchez ha Marte a 12°24’ di Toro in prima casa
  •  Giuseppe Conte ha il Sole a 15°31’ di Leone in seconda casa.

Insomma, alcuni tra i protagonisti della scena europea si trovano ad avere pianeti importanti proprio sui gradi che saranno interessati al pesante transito di cui dicevo di Saturno e di Urano.

          Naturalmente, adesso non ci è dato sapere se tra due anni i leader qui presi in considerazione saranno ancora tali. Con quello che sta succedendo adesso è possibile che determinati scenari politici cambino e, comunque, in politica due anni possono essere un periodo molto lungo in cui può succedere di tutto. Non possiamo saperlo, tuttavia la coincidenza è molto curiosa e decisamente “forte”.

          Non dimentichiamo che l’Unione Europea ha già subito un duro colpo con la Brexit. La sensazione è che si possa andare incontro alla necessità di una vera e propria rifondazione. O anche a una dissoluzione. Se le cose a livello di leadership dovessero rimanere immutate non è affatto escluso che l’Unione Europea possa andare… a ramengo!

Grazia