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di Francesco Faraoni

Nella Tetrabiblos, Claudio Tolomeo identifica nei Luminari (Sole Luna) un importante ruolo sul dominio di tutto ciò che è per l’esperienza e la vita umana centrale, questo perché il Sole e la Luna sono i due astri più luminosi: rispetto a tutti gli altri astri appaiono con una magnitudo estrema. Tutta la tradizione astrologica ci dice che l’arte delle interpretazioni è basata proprio sulla magnitudo dei corpi celesti (ovvero la percezione e l’intensità della luce emessa dagli astri e dalle stelle) e la loro luce agisce nell’umano compartecipando all’azione biologica (vegetativa) e psicologica (cognitiva). Come indica anche Keplero nel SOLE vi è intensità di luce mentre nella LUNA l’esperienza luminosa è nella dilatazione quindi nella sua propagazione. L’azione della Luce Solare è azione calorica mentre l’azione della Luce Lunare (che è dovuta dal riflesso della luce solare) è azione umidifica. In numerosi passaggi della Tetrabilos il ruolo del Sole e della Luna è veramente centrale, i due luminari determinano ogni cosa rispetto ai due grandi paradigmi: quello vegetativo / ambientale (connesso alla Luna) e quello più strettamente legato alla psiche, alla cognizione, alle attività umane (connesso al Sole).

TETRABIBLOS Libro I – IV è evidente che il Sole ha soprattutto la virtù di scaldare e seccare: i suoi effetti si riconoscono infatti facilmente per via della sua grandezza e delle evidenti mutazioni che causa sulle stagioni dell’anno, poiché più su trova prossimo allo Zenith, più dona ad essere calore ed aridità. Quanto alla Luna essa eccelle in umidità poiché è più prossima alla Terra e più vicina ai vapori umidi che da questa si sprigionano; appare così chiaramente come essa mini i corpi, facendone degenerare delle parti e portandole, sovente, alla putrefazione; essa non tralascia neppure di scaldare moderatamente a cagione della luce che riceve dal Sole.

Tutto ciò che troviamo nel Tetrabiblos e quindi nella tradizione astrologica è decretato dal Sole. I pianeti notturni e diurni. Le proprietà malefiche e benefiche. Le qualità delle stagioni che determinano disquisizioni sui temperamenti e sugli umori. I pianeti maschili e femminili. La potenza degli aspetti. La virtù dei pianeti. La potenza dei quattro angoli. Le qualità dei dodici segni zodiacali. Persino le dignità e le debilità. Tutto è decerato nella logica solilunare (direttamente o indirettamente). Il Sole decreta tutto. E implicitamente anche la Luna che ne fa le veci nelle ore notturne.

Inoltre, la visibilità degli astri è totalmente disposta e quindi decretata dal Sole. Le fasi eliache degli astri sono fasi in cui si compie il ciclo di visibilità / invisibilità degli astri; fondamentalmente sono relazioni degli astri al Sole che in virtù di tale relazione possono essere giudicati nella loro natura e qualità. Le osservazioni del fenomeno astronomico diventano in questo modo strumento e cartina tornasole per la valutazione qualitativa degli astri, all’interno per esempio di una natività ma anche di altri tipi di grafici celesti. Il sorgere e il tramontare di un Astro è sostanzialmente il fenomeno attraverso cui un Astro si rende visibile al suo osservatore: può essere di due tipi, un sorgere/tramontare apparente che chiamiamo sorgere e tramontare eliaco; e un sorgere/tramontare vero, che chiamiamo sorgere e tramontare cosmico. Il sorgere e il tramontare eliaco è un fenomeno in cui un astro sorge o tramonta poco prima o poco dopo il Sole. Il sorgere e il tramontare cosmico è un fenomeno in cui un astro sorge o tramonta realmente, rispetto all’orizzonte. Nelle fasi eliache la relazione degli astri è strettamente connessa al Sole. Nelle fasi cosmiche c’è una relazione diretta e reale con l’orizzonte dell’osservatore. Queste fasi possiamo sinteticamente dire che andranno a determinare, nella valutazione interpretativa, le qualità di un astro nei loro caratteri fondamentali di calore, freddezza, umidità, secchezza, decreteranno l’orientalità o l’occidentalità, per questo motivo il ciclo di visibilità di un astro e le sue diverse stazioni è uno strumento di estrema importanza in sede interpretativa.

LA LUNA

Nella Tetrabiblos nei confronti della Luna Tolomeo cita ed evoca i processi degenerativi e putrefattivi. Per questo motivo la Luna è associata al mondo vegetativo, legato all’ambiente ma anche alla cosa vivente, perché controlla e presiede i processi di putrefazione che interessa tutto ciò che è organico, ovvero vivo. La Luna presiede il ciclo della vita in senso biologico e naturale: dal momento del massimo splendore dell’esistenza fino alla sua fase di deterioramento e labilità. In un certo senso il ciclo lunare stesso nelle sue tante fasi ci ricorda costantemente che la vita ha un suo ciclo di nascita, divenire, massima potenzialità, fase di de-potenzialità, morte quindi putrefazione. Questo è il ciclo perenne, biologico e vegetativo, di tutto ciò che è vivo ma io aggiungerei anche di tutto ciò che è manifesto. La Luna nell’uomo governa i processi vegetativi e biologici, quindi è direttamente connessa ai nostri stati umorali e temperamentali, a come il nostro corpo reagisce con l’ambiente e con altri corpi o altre persone, a come reagiamo con certe emozioni, con certe temperature, con certe situazioni umane, naturali, emotive, intrinseche od estrinseche.

IL SOLE

L’immagine che abbiamo del Sole è connessa invece a una dimensione più cognitiva. Per esempio Giuseppe Bezza nel testo Commento del Libro Uno della Tetrabiblos (Nuovi Orizzonti Editore) riporta che: domina per ciò sulle cose maggiori, il regno, la sapienza, la grandezza d’animo, la nobiltà e la bella apparenza; tra le azioni le più sincere e chiare, nel corpo il capo, il cuore, la vista; … la giocondità, la giocosità, serenità di animo e mente … l’amore che è scelta ed elezione … domina l’intelletto. È evidente che l’immagine che proviene del Sole nella tradizione astrologica è quella della vitalità ma diversa da quella che incontriamo nella Luna. Mentre nella Luna (astro che governa le ore notturne) vi è il dominio della vitalità biologica e dei processi vegetativi (che sono passivi), nel Sole (astro che governa le ore diurne) vi è il dominio della vitalità compenetrata dall’azione diretta in questo caso dell’uomo, ovvero si esprime la determinazione, il fare, è in un cero senso come la struttura biologica e vegetativa dell’individuo si esprime nel concreto durante il quotidiano, la realtà. Se ci pensiamo, lo stesso ciclo biologico dell’uomo è molto connesso alla natura dei luminari: siamo tutti creature diurne per eccellenza, perché tutte le nostre attività si svolgono di giorno, mentre di notte ci troviamo in una fase di quiescenza, riposo, e di preparazione al sonno ristoratore.

CONCLUSIONI

In grande sintesi il Sole esprime chiaramente facoltà intellettiva mentre la Luna facoltà vegetativa, esse sono le due facoltà estreme dell’Anima universale: “l’intelletto che irraggia l’Anima la fa agire mediante queste due facoltà estreme che sono come la testa e la coda dell’Anima, l’una prossima all’intelletto, e tende alla ragione, l’altra alla natura, e tende al corpo, entrambe necessarie all’Anima per il suo governo nel mondo” (Marquet 67, 129, 148). Concludendo: il Sole è calorico e secco, intenso; la Luna è molto umida ma ha anche in sé un po’ di calore decretato e determinato dal Sole, ma tale presenza è alternata, ciclica. La struttura temperamentale e umorale del Sole e della Luna è alla base di gran parte delle considerazioni che facciamo di tutto ciò che ruota nell’astrologia, nelle definizioni; ovvero sono i due astri fondamentali diversi dai “pianeti comuni” e per questo identificati col termine di Luminari: sono Astri del Tempo umano e cosmico per eccellenza. È evidente come il Sole sia il fulcro fondamentale dell’intero sistema astrologico, nel suo perpetuo moto apparente, in qualità di Stella Fissa, è testimone onnipresente e onnivedente delle vicende dell’Uomo e dell’intero sistema solare, non sorprende dunque che i nomi magici del Sole di Ermete Trismegisto riportati da Cornelio Agrippa siano tutti connessi alla unicità dell’astro, al suo Essere estremamente diverso da tutti gli altri astri del sistema solare, e ad essere punto fondamentale per la sussistenza di tutto ciò che gli gira attorno: e si chiama Sole quasi contenga da solo la luce di tutte le stelle e perciò gli Assiri l’hanno chiamato Adad vale a dire Solo, e gli Ebrei Schemesch vale a dire Unico nella sua specie.

CONSIGLI DI LETTURA

Traditional astrology: Ptolemy’s Tetrabiblos di J. M Ashmand

Tetrabiblos o i quattro libri delle predizioni di Claudio Tolomeo Edizioni Arktos

Commento al primo libro della Tetrabiblos di Giuseppe Bezza Nuovi Orizzonti

Concetti fondamentali della filosofia aristotelica di Martin Heidegger

Trattato tecnico di Astrologia, Renzo Baldini

Sfere volume 2, Giancarlo Ufficiale e Fabrizio Corrias